Rassegna Stampa /Letizia Paolozzi – Dea-Donne e altri

8 Gen

Qualche domanda sull’onda rosa in Parlamento

Perdindirindina, sarà questa delle prossime elezioni politiche la carica del sesso femminile? La deputata Pdl Lella Golfo ha raccolto quattrocento  curriculum rosa da passare ai partiti. Professioniste, manager, imprenditrici – no, operaie e contadine no – aderiscono all’appello bipartisan. Di quale partito si tratti a queste signore e signorine pare importi poco. Fosse un tram sarebbero contente ugualmente. Purché passi.

Anche nel movimento di Snoq sono bipartisan. Cioè trasversali. Nella lettera di Cristina Comenicini e Francesca Izzo in cui annunciavano (su “Repubblica”) la decisione di non correre alle prossime elezioni politiche, hanno richiamata la necessità di “salvaguardare uno dei caratteri distintivi di Se non ora quando?, il suo essere composto da donne di diversi orientamenti politici, culturali, religiosi e di rivolgersi a tutti, donne e uomini, di ogni schieramento politico e di ogni credo”.

Intanto, il tecnico, ora (con delusione di tanti) “totus politicus” Mario Monti, nella sua Agenda, e persino su twitter, ha chiamato in causa le donne. Non è il primo. In fondo, a modo suo, l’ha già fatto Silvio Berlusconi puntando sfacciatamente sull’estetica (ma anche sulla voglia di vincere) più che sulla competenza femminile.

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