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La lettera 2016

25 Nov

PRIMA DI TUTTO LIBERE

Paestum 4,5,6 Marzo 2016

 

L’Associazione nazionale D.i.Re Donne in rete contro la violenza, insieme a LUD – Libera Università delle Donne, Casa Internazionale delle Donne di Roma, SCOSSE- Associazione di promozione sociale, Associazione Leartemidi, Consultori Privati Laici, chiamano al confronto le donne impegnate in associazioni e singolarmente nella battaglia contro la violenza maschile in tutti gli ambiti in cui si manifesta. Nella scuola pubblica, sui luoghi di lavoro, nel precariato, nella sanità, nella difesa dell’ambiente, nell’accoglienza a rifugiat* e migrant*, moltissime donne sono mobilitate per il cambiamento.

Invitiamo tutte il 4, 5 e 6 marzo 2016 a

“Prima di tutto Libere”

Discuteremo delle nostre libertà di scelta in ogni campo, dove abbiamo inventato e creato nuove forme di partecipazione e di democrazia.

E’ ora di incontrarci tutte per confrontare le nostre esperienze, mettere a frutto le diversità, individuare obiettivi comuni ed azioni concrete, darci visibilità.

D.i.Re promuove questo confronto in virtù di una esperienza trentennale nel prevenire e combattere la violenza contro le donne, che ha incontrato a decine di migliaia nei nostri Centri, insieme alle quali sono nati tutti i nostri progetti. Vuole inoltre denunciare la volontà istituzionale di neutralizzare l’azione dei Centri Antiviolenza e delle Case delle donne che da anni si battono per far emergere le forme e i profili della violenza in ogni sua espressione, dentro e fuori delle mura domestiche, in ogni contesto: relazionale, lavorativo, economico.

Il “Piano d’azione straordinario contro la violenza sessuale e di genere” dietro la facciata di un’apertura a tutti i soggetti sociali implicati nella violenza maschile, mette ai margini proprio i Centri Antiviolenza.

Come noi tutte abbiamo più volte dichiarato, la violenza maschile contro le donne è un fenomeno strutturale e politico, non un’emergenza di ordine pubblico: affonda le sue radici nella cultura patriarcale e nella perdurante, funzionale diseguaglianza economica e di potere tra donne e uomini.

Lo Stato ha secolarmente dimostrato la sua convenienza a lasciare immutato questo impianto e il suo disinteresse ad assumersi la responsabilità di contrastare, con politiche adeguate, tutte le forme di violenza e di discriminazione contro le donne. Lo Stato è complice di questo crimine, in quanto non esercita la dovuta diligenza (cfr. Convenzione di Instanbul) nel garantire i diritti elementari delle cittadine.

 “Prima di tutto libere” a Paestum nasce con il desiderio e la prospettiva di rendere visibile la forza che le donne hanno per condividerla in modo utile e vantaggioso per tutte.

Siamo convinte che il tentativo di annullare la pratica del femminismo da parte di questo Piano porti lo stesso segno che si manifesta quando la scuola pubblica viene depauperata, lasciando alle madri la gestione delle bambine e dei bambini senza tempo pieno, delle adolescenti e degli adolescenti  travolti da vecchie e nuove dipendenze, le giovani e i giovani laureati disoccupate/i a carico delle famiglie. I tagli alla sanità e ai servizi sociali colpiscono le donne, spinte di nuovo fra le mura domestiche per funzionare “naturalmente” come ammortizzatori sociali e tornare a ruoli di accudimento superati.

In tutti questi ambiti migliaia di donne si battono per contrastare queste politiche prendendo parola, diffondendo consapevolezze, producendo modificazioni della realtà, alleandosi fra loro.  Ne sono esempio l’attività dei centri antiviolenza, l’impegno avviato da singole ed associazioni nel settore dell’educazione e della formazione, il lavoro di decostruzione degli stereotipi dei generi maschile e femminile, la presenza attiva e creativa delle donne in ogni contesto: relazionale, sociale, economico.

E’ di queste pratiche politiche che vogliamo parlare a Prima di tutto Libere a Paestum.

Vogliamo far dialogare esperienze e riflessioni, finora rimaste all’interno di ambiti specifici (violenza, lavoro, scuola, salute, ambiente, razzismo, sessismo), tramutandole in strumenti concreti.

Moltiplichiamo le nostre forze, facciamo scelte insieme, in uno spazio dove esprimere autonomia per essere Prima di tutto Libere.

L’Associazione nazionale D.i.Re Donne in rete contro la violenza con

LUD – Libera Università delle Donne, Casa Internazionale delle Donne di Roma, SCOSSE- Associazione di promozione sociale, Associazione Leartemidi, Consultori Privati Laici.

PER ADESIONI SCRIVETECI A: libereprimaditutto@gmail.com

DOWNLOAD: PRIMA DI TUTTO LIBERE

20 aprile – ore 10.30-16 – Roma – Domande sul presente

10 Apr

Casa Internazionale delle donne, Sala simonetta Tosi, via della Lungara 19- Roma

Domande sul presente

La politica è scena di un veloce avvicendamento di personaggi e soggetti collettivi . Molte storie si chiudono, nuove se ne aprono .

Sull’onda della crisi, il rinnovamento , forse troppo a lungo rimandato, si sta imponendo con aggressività al perdurare, se pure declinante , di vecchie liturgie. Come interpretare ciò che accade ? Qual è il segno di questa “nuova” politica ? E’ un cambiamento profondo o soltanto la punta dell’iceberg della disperazione e del disagio sociale ?

Il Gruppo del mercoledì, pur consapevole di avere contribuito, con il suo lavoro su Il coraggio di finire e la Cura del vivere, a mettere in circolazione pensieri e parole utili a una trasformazione della politica, ritiene che sia molto difficile cogliere il senso dei movimenti profondi che stanno velocemente emergendo.

Proprio per questo riteniamo necessario un incontro per discutere, per approfondire quello che succede. Vogliamo mettere in comune preoccupazioni, dubbi, speranze, ma anche verificare quanto del “Primum Vivere” femminista che abbiamo nominato a Paestum nell’ottobre dello scorso anno si è trasferito o si sta trasferendo nella confusa scena del presente .

Gruppo del mercoledì

L’invito è rivolto a donne e uomini, a chi ha interesse a pensare insieme sul presente

 

Porto la mia politica femminista di Maria Luisa Boccia

20 Feb

Le considerazioni critiche di Lea sulla democrazia paritaria e sul femminile assunto a complemento e completamento, sono, non da ora, mie. Era facile prevedere, come ho detto a Paestum, che partiti e laeder avrebbero operato per includere più donne. Non è effetto della rivendicazione del 50 e 50, ma una versione aggiornata della funzione , per gli uomini, del femminile. Continua a leggere

Intervento di Ilaria Durigon -Femminile Plurale

20 Feb

Assemblea 9 febbraio – Bologna – Donne,vite, politica: cosa cambia?

Il problema del rapporto tra femminismo e rappresentanza parlamentare rimanda ad un problema più ampio, cioè a quello tra femminismo e istituzioni statali e quindi intrinsecamente gerarchiche e patriarcali. Continua a leggere

Il numero non basta! Ma serve di Anna Picciolini

11 Feb

Intervento all’incontro di Bologna del 9 febbraio

Ho aggiunto alle cose dette a Bologna una prima parte di ricostruzione della presenza femminile nel Parlamento, che avevo omesso per stare nei tempi.
Come ha detto Lea Melandri, “il numero non basta”. Ma, aggiungo io, serve!
Serve, per portare nelle istituzioni in maniera efficace pensieri e pratiche di donne. Continua a leggere